Bianca a Barça

Amici del #ladylifestyle bentornati a tutti! Quando prima che partisse ho chiesto a Bianca di poter scrivere un articolo sul suo viaggio non avrei mai immagino di restare “sommersa” dalle sue parole e dalle sue emozioni. Sono sicura che un articolo su Barcellona sarebbe stato interessante ma la città spagnola era solo un pretesto, volevo porre l’attenzione su un altro argomento a me molto caro: donne che viaggiano da sole. Farvi vivere le emozioni di chi ha viaggiato in solitaria per la prima volta, dagli occhi di una ragazza ventenne che zaino in spalla ha affrontato il suo primo volo in aereo, il suo primo viaggio fuori dall’ Italia: senza amiche, fidanzati o genitori. Come vi dirà anche Bianca: speriamo di essere ispirazione per chi il coraggio non ce l’ha ma che vorrebbe farlo.

Come mai hai scelto Barcellona per il tuo primo viaggio da sola?

Ho 23 anni e non avevo mai fatto un vero e proprio viaggio nemmeno con i miei genitori, con il mio ex o con le amiche; quindi quando ho deciso di organizzare il mio viaggio da sola potrai immaginare quanti posti avrei voluto vedere per primi. Essendo la mia prima esperienza di questo tipo cercavo un posto non troppo lontano e abbastanza simile alla mia personalità.
La Spagna mi ha sempre affascinata per il suo clima, la sua cultura, la sua lingua e quindi ho deciso di iniziare da lì la ricerca della città da esplorare: Barcellona mi è sembrata perfetta anche per la presenza del mare, da non sottovalutare.

In quanto tempo hai organizzato il viaggio?

Mi sono mossa in fretta, ero convintissima, ho fatto un po’ di ricerche e nel giro di due giorni avevo già prenotato volo e alloggio!
Mi bastava questo, per il resto non ho organizzato nulla, volevo vivermela una volta lì, esplorare e decidere giorno per giorno cosa mi piaceva di quella città e cosa mi poteva offrire.

E’ stato costoso come viaggio? Volo, appartamento e extra.

Si è stato costoso come viaggio. Non avevo le conoscenze giuste per organizzare un viaggio low-cost, ho fatto tutto in fretta e ho usato i soli mezzi di prenotazione che conoscevo. Per il volo ho avuto fortuna: era in offerta. Per l’appartamento avrei potuto spendere meno se avessi fatto più ricerche. Extra: è una grande città, ti fai prendere dall’ entusiasmo e risparmiare è dura però alloggiando in appartamento sono riuscita a risparmiare sul cibo: ho fatto una piccola spesa e mi è bastata per tutte le cene della settimana!
Per i trasporti ho speso pochissimo: con 10 euro 20 cent ho acquistato, direttamente in metropolitana, una comodissima tessera valida per 10 viaggi con qualsiasi mezzo, in ogni zona della città.
Il mio consiglio è di ridurre al minimo l’utilizzo dei mezzi per godervi a pieno la città!

Come funziona AirBnb? Io non l’ho mai usato e sono super curiosa!

So che molti hanno timore e non si fidano, ma è semplicissima e facilissima: ti mostra tutti gli appartamenti nella zona di tuo interesse, il mio consiglio è di leggere attentamente le recensioni e scegliere con criterio. Viaggiando da sola ho scelto la soluzione che prevedesse il proprietario in casa. Il pagamento è avvenuto tramite PayPal, in due rate, metà subito e l’altra metà qualche giorno prima della partenza.
L’app fornisce una comodissima chat per dialogare direttamente con il proprietario, con tanto di traduzione in caso di lingue diverse. Con questa feature l’organizzazione è più facile e rapida.

Hai prenotato con AirBnb. Hai valutato solo questa soluzione o anche la prenotazione su booking?

Fin da subito sono stata decisa di prenotare su Airbnb, volevo un contatto diretto con una persona del posto, volevo confrontarmi e creare un legame, quindi booking non l’ho proprio considerato.

Con quali criteri hai scelto l’appartamento? (Vicinanza al centro, recensioni, comodità a servizi o mezzi pubblici, costi….)

Come prima cosa controllavo le recensioni e poi la comodità ai trasporti. Ero abbastanza esigente sul tipo di persona dalla quale volevo soggiornare, ho letto mille recensioni e nessuno mi catturava. Poi ho visto questa casina simile alla mia, ho letto le recensioni ed è stato subito amore!
Marta, la proprietaria, vive da sola con un cane e un coniglio (avendo anche io un coniglio sapevo che mi sarei sentita un po’ a casa), scriveva di aver viaggiato parecchio e sono stata subito curiosa di ascoltare la sua storia. Le recensioni la descrivevano come una proprietaria attenta e accogliente.
Appena prenotato mi ha scritto per informarsi sull’ orario del mio arrivo per accogliermi e mostrarmi la casa, super gentile! All’arrivo ero in balia di mille emozioni: non mi sembrava vero di essere lì da sola, ero felice ma spaventata allo stesso tempo, Marta è stata bravissima a mettermi a mio agio accogliendomi con un mega sorriso e un caloroso abbraccio.
E’ stata una padrona di casa deliziosa e premurosa, ci siamo scambiate i racconti delle nostre vite, mi ha dato consigli sulla città, mi ha arricchita tanto dal punto di vista personale e abbiamo stretto una bella amicizia!

Come valuti la tua esperienza con AirBnb?

L’esperienza di condivisione della casa tramite Airbnb è un modo perfetto per chi viaggia da solo di creare una connessione e un legame con persone affini a noi in giro per il mondo. Io e Marta ci sentiamo spesso,
ci scambiamo foto e video dei nostri amici conigli, stiamo anche pensando di fare un viaggio insieme.

Cosa ti ha colpito di più di Barcellona? Luoghi, suoni, profumi, cibo, persone.

Ho passato una settimana a Barcellona con tutti i sensi in allerta: osservavo tutto, toccavo tutto, annusavo, assaggiavo e soprattutto ascoltavo il cinguettio degli uccellini. Piccoli, blu ed emettevano un verso buffissimo!
In quei giorni c’era un vento fortissimo, pensavo di aver avuto sfortuna io, ma ho scoperto che c’è sempre e ho iniziato ad apprezzarlo. Ad ogni folata alzavo il viso e mi facevo scompigliare i capelli: anche quelli sarebbero stati piccoli momenti da ricordare.
Ho mangiato Waffles a volontà, non perché fossero una loro specialità, ma perché pranzavo spesso in localini specializzati in brunch e li si ritrovano in tutti i menù e in tutte le versioni! Questi locali si trovano ovunque in ogni angolo, piazza o strada, la città ne è piena.

Tappa obbligata: la paella. Vi lascio un piccolo aneddoto di Marta. Mi ha confessato che quasi nessuno sa cucinarla in casa! A suo dire perché ci vuole tanto tempo per prepararla e una padella particolare ma la mia impressione è che sono solo un pò pigri…Avrei tanto voluto imparare a cucinarla ma mi sono dovuta accontentare di mangiarla…così un giorno a pranzo sono andata in un ristorante di pesce. Buona, buonissima, già dal profumo si sente il mare, immaginate mangiarla!
Per quanto riguarda le persone che dire, sono un popolo davvero caloroso, sorridente, amorevole… tutti quelli che ho incontrato mi hanno fatta sentire a casa!

Molte ragazze scelgono di non viaggiare da sole perchè “troppo pericoloso, cosa senti di poter consigliare a queste ragazze?

Non lo nego, anche io avevo paura all’ idea di viaggiare da sola, è normale e giustificabile avere questo pensiero… ma io mi sono detta: Bianca devi aspettare qualcuno con cui farlo?
Ho sentito il bisogno di aprire la mente, viaggiare, imparare, confrontarmi con gli altri e fare esperienze che mi possano arricchire!
Il pericolo può essere ovunque, non per questo dobbiamo smettere di vivere e non fare le cose che vogliamo: bisogna avere buon senso durante un viaggio in solitaria, ma ricordatevi che: NULLA E’ IMPOSSIBILE!
Prima di partire ho fatto alcune ricerche per prendere spunto e ispirazione, e sapete cosa ho scoperto? Noi ragazze viaggiamo da sole molto di più dei ragazzi. Abbiamo una grinta e un coraggio pazzesco, siamo sveglie ed intelligenti. Quindi perché non farlo?

Durante il mio viaggio in solitaria a Parigi non sono mai stata fuori la sera. Tu che scelta hai fatto, uscivi la sera?

Durante il giorno non ho mai avuto problemi, ho girato tutta la città quasi sempre a piedi: facevo attenzione alla borsa, alle persone con cui parlavo e ai posti che frequentavo. La sera è un altro discorso, evitavo di uscire da sola, mi sentivo meno sicura. Sono riuscita a godermi la città anche dopo il tramonto grazie a Marta che mi ha accompagnato nei locali tipici per una serata a base di Tapas e Sangria: un classico in Spagna! Qualche sera dopo ho avuto l’occasione di vedere la città insieme a un ragazzo, conosciuto durante un Tour, che mi ha fatto conoscere luoghi e raccontato storie che solo chi vive in una città può sapere.
Fare amicizia durante un viaggio è bellissimo, ti permette di vivere il posto attraverso gli occhi di chi ci abita ed entrare a stretto contatto con le loro abitudini.

Personalmente penso che il viaggio in solitaria porti il viaggiatore ad avere maggiore predisposizione a chiacchierare con le persone del luogo e ad essere più aperti.

E’ vero, verissimo, sei da sola e per forza di cose ti ritrovi a parlare con chiunque per qualsiasi motivo: ti apre la mente, ti cambia il modo di vedere le persone e le cose. Sono molto chiusa e volevo essere obbligata a socializzare con qualcuno tutti i giorni, volevo mettermi alla prova e cercare di essere più espansiva e ci sono riuscita!
Durante l’intera vacanza ho cercato di uscire dal mio guscio: sorridevo e parlavo con tutti, per creare dei ricordi e magari anche dei legami.
Ho dimostravo a me stessa e agli altri di essere sulla strada giusta verso il mio cambiamento. Un grande traguardo per me!

Vi lascio con una Bianca a ruota libera.

DUE PAROLE: ESPERIENZA UNICA.

Prendere e partire da sola mi ha dato una libertà mai avuta prima, mi ha fatto credere in me, mi ha dato dei nuovi sogni e dei nuovi obiettivi.
Questo desiderio di viaggiare era lì dentro di me ma non avevo la grinta necessaria per farlo, sempre troppa paura, sempre troppa chiusura mentale e poi… lo dirò sempre: ho avuto la fortuna di conoscere chi mi ha saputo spronare, incoraggiare e motivare a farlo da sola, quindi a mia volta spero di riuscire a ispirare voi a non aspettare qualcuno per fare determinate esperienze: fatelo da sole, che sia in un posto vicino o lontano, che sia per un giorno o un mese, però fatelo! Sentitevi libere, abbiate coraggio di essere chi volete essere, non ponetevi limiti, guardatevi intorno, siate curiose, prendete spunto e non fatevi scappare la possibilità di fare nuove scoperte!
Durante il mio piccolo viaggio ho conosciuto persone da parti diverse del mondo, ho ascoltato le loro storie e raccontato la mia, ho condiviso momenti, ho scoperto posti, assaggiato cibi e bevande e ho goduto di ogni attimo al massimo.
Ho stupito me stessa per essere riuscita a farlo, mi sono conosciuta più a fondo, mi sono messa alla prova, sono cresciuta.
Ho 23 anni e questa è stata la mia prima esperienza di viaggio, la prima di tante altre perché ora ho capito che il mondo è tutto da scoprire e non voglio perdermelo!

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Amici del #ladylifestyle vi abbraccio e grazie per esserci.

One night escape – Le informazioni

Pronti per la prima “One night escape”? Cominciamo.
Primo capitolo: “Le informazioni”

Reperire le informazioni è importantissimo per organizzare viaggi con poche ore a disposizione e l’ispirazione più grande viene dal web. Grazie a diversi accorgimenti creo un elenco di possibility: hotel particolari, food experience o agritursmi da non perdere. Il mio consiglio è memorizzate tutto.
Quella vostra amica delle superiori è stata in un posticino carininissimo, il vostro collega ha cenato in un ottimo locale….non uso app come tripadvisor perchè presumono che l’utente abbia già una meta precisa, il più delle volte mi affido ai social. 
A questo scopo Instagram è perfetto. Permette ogni giorno di essere a contatto con migliaia di persone che viaggiano, si spostano , visitano luoghi o magari semplicemente ci abitano: la parola d’ordine è annotare tutto, fare lo screen dei profili, copiare i link, salvare il contenuto media. Tutto questo vi darà la possibilità di creare la vostra libreria viaggi per avere tutte le informazioni che serviranno nel momento in cui avrete bisogno di avere un’idea sulla meta o banalmente l’hotel in cui soggiornare. Personalmente mi ispiro anche ad un paio di influencer che secondo me sulla sezione viaggi sono particolarmente ferrate ma ne parleremo più in là.
L’altro strumento è sicuramente Facebook, lo uso molto poco perchè è limitato ai miei contatti e non trovo mai molte ispirazioni. Se avete contatti che si postano spesso sicuramente vi può dare ottiimi spunti.

Per organizzare viaggi con solo qualche ora di tempo a disposizione l’approccio non può essere quello classico usato per prenotare le vacanze estive o da un mese all’altro. Per esempio la cura del budget: le mie scelte non si basano sul risparmio o l’economia ma al metodo che vi ho illustrato si può inserire anche l’opzione “occhio al budget”. 
L’approccio a questo tipo di organizzazione e di viaggio sarà argomento dei prossimi articoli.

Buona “one night escape” a tutti.

Vi lascio il link al primo articolo della “one night escape“.

One night escape – Fuori di 24 ore

Amici del “One night escape” benvenuti.

Il mio progetto legato al mondo dei viaggi sta prendendo forma e sono super felice di poter iniziare a scrivere le prime righe. Vi racconto una storia.

Un giovedì sera qualunque in casa Michy&Ale, sul divano davanti alla tv.
Ale: “Michy abbiamo da fare nel week end?”
Michy: “A parte pulire casa?…No nulla”
Ale: ” Ok allora nel week end dove si va?”

Questa scena in casa nostra capita spesso.
Lo scorso week end a bordo piscina alla Tenuta dell’Annunziata, pensavo al nuovo articolo e le mie rotelle hanno iniziato a girare….è nata l’idea di parlarvi dei nostri week end fuori porta.
Io e Alessandro, a causa dei nostri impegni lavorativi, abbiamo la possibilità di spostarci per lunghi periodi solamente d’estate  così un paio di volte al mese stacchiamo la spina e ci riposiamo in qualche bell’hotel o B&B solitamente tutto deciso all’ultimo momento.
Avviso subito i naviganti che non scriverò recensioni perchè l’argomento è inflazionato e non potrei aggiungere nulla di nuovo, vorrei invece creare uno spazio in cui dare qualche consiglio per organizzare al meglio le vostre fughe dalla routine di tutti i giorni.
Molti di voi avranno avuto l’occasione di cimentarsi nell’organizzazione “fai-da-te” di grandi viaggi, come le classiche 3 settimane “on the road” in USA o in Australia, ma creare delle mini vacanze rilassanti e piacevoli allo stesso tempo in poche ore di impegno e di viaggio non sempre è facile.
La scelta della meta per esempio: si deve valutare bene la distanza, il tempo che si vuole dedicare al raggiungimento del luogo e avere bene in mente lo scopo del viaggio. La parola d’ordine in questi casi è avere le idee chiare su quello che si vorrà fare. Spero nel mio piccolo di potervi essere utile, nei prossimi mesi vi porterò con me nell’organizzazione di uno dei miei week end e sto già pensando ad alcune sorpresine per voi.

Presto partirò con il primo articolo, seguitemi su michydada82 per tutte le news.

#ladylifestyle

PosterStore.it – La perfetta gallery wall per decorare la tua casa

Oggi vi voglio consigliare un modo alternativo per rinnovare l’arredamento della vostra casa senza spostare pesanti armadi, librerie o divani: avete mai pensato di arredare le pareti? Io l’ho fatto facendo i miei acquisti su posterstore.it.

Che cos’è posterstore.it?

E’ un negozio on-line da poco sul mercato italiano che offre un’ampia scelta di poster, stampe e cornici. Abbinando insieme poster e cornici puoi personalizzare al meglio il tuo stile, scorrendo le categorie del catalogo si possono trovare le mappe di New York e Parigi, stampe artistiche, fashion e paesaggi tutto in varie dimensioni. Il consiglio più utile che posso darvi è di unire quadri di dimensioni diverse per realizzare il vostro “puzzle” su quella parete vuota da anni, perchè ancora non avevi trovato una soluzione adatta a quell’angolo di casa. A questo proposito nella sezione “Istruzioni per un Wall Art Design” ci sono tutte le dritte per creare la vostra gallery wall personalizzata: i modelli con il numero di cornici da utilizzare in base allo spazio da occupare sulla parete. La sezione “inspirazione” è invece utilissima per chi come me non ha le idee chiare sullo stile da abbinare all’arredamento del vostro appartamento.
Vale la pena spendere due parole per la sezione “Selection”: comprende diverse stampe di fotografi conosciuti e molto bravi come Tove Frank e Vee Speers, qui i costi sono un pochino più alti rispetto al resto del catalogo ma date un’occhiata perchè sono molto interessanti e particolari.

Utilizza il mio codice sconto su posterstore.it “Michela30% per ottenere il 30% di sconto sui poster, è valido fino alle 23:00 del 3 Marzo 2019.

La mia scelta su posterstore.it

Ho suddiviso la mia scelta in due: una che rispecchiase di più i miei gusti e un’altra per quelli di mio marito. Per me ho ordinato 3 stampe delicate sui toni bianchi e del rosa. Il maritino invece ha scelto due paesaggi naturali.

La nostra casetta è piccolina quindi ho optato per solo due stampe appese alle pareti mentre le altre le utilizzerò come soprammobili posizionate sulle mensole e appogiate alle pareti, alcuni arredatori lo consigliano per valorizzare alcuni complementi d’arredo come cassettoni o mobili portatutto.

Vi lascio qui il link delle stampe che ho ordinato io:

Tree Top Fog poster 30x40cm

Cervo nel bosco poster 30x40cm

Noir poster 40x50cm

Blossom poster 21x30cm

Campo di lavanda poster 30x40cm

www.posterstore.it

Kiss kiss…Gossip girl

Venerdì 3 gennaio ore 19:00 rientro a casa dopo una giornata di lavoro.
Accendo la tv, accedo a Netlix e premo play.

Sabato 4 gennaio ore 6:00 del mattino mi sloggo da Neflix e spengo la tv.
Dopo aver visto tutti i film di Natale e tutti i cartoni animati ero decisa a cominciare YOU ma qualche sera fa a catalago ho trovato GOSSIP GIRL e ho cambiato idea.
Ora ho delle domande: come ho fatto a non averlo visto prima? Ma dov’ero? Con la testa sotto il cuscino? Ho 36 anni ed è dai tempi di Beverly Hills che una serie tv non mi prendeva tanto. In questi anni ho visto tanti vecchi telefilm grazie a Netflix: Friends, Una mamma per amica, How i met your mother ma questo non so come mai è diverso.
Adoro il personaggio di Blair e di Jenny, Serena è  una bella ragazza ma il personaggio è debole, odio Dan, il migliore è sicuramente Chuck. Ho avuto modo in queste notti di vedere le prime due serie, sono decisa a vederle tutte.
Dopo di che passerò a YOU dove mio malgrado incontrerò nuovamente Penn Badgley (Dan), speriamo che gli abbiano migliorato il carattere!
Vi sarà capitato di fare mattina davanti a Stranger Things, a Vikings o al Trono di spade, a me è capitato con una serie vecchia di 10 anni e della quale non conoscevo nemmeno l’esistenza.
Voi cosa ne pensate, l’avete vista?
Alla prossima.

#ladylifestyle

OH-OH-OH-OH


Dicembre è sdrariarsi sul divano, accendere la tv e guardare uno di quei film in cui nevica sempre, ambientato in un improbabile paesino del Montana, addobbato nei minimi dettagli, in cui la protagonista sposa un principe. In questo momento, mentre scrivo, guardo la “Fabbrica di biscotti”: non c’è il principe ma tutto il resto si. 🙂
Dicembre è infornare una teglia di gingerbread da decorare con la glassa colorata, toglierli dal forno e accorgersi che sono tutti un pò bruciacchiati.
Dicembre è trascorrere ore a fare pacchetti immersi in nastri colorari, carta natalizia, scotch e forbici. Dicembre è fare i tortellini con la supervisione delle nonne e dei nonni che “dirigono” i lavori.
Dicembre è addormentarsi pensando al regalo da fare alla sorellina: una borsa, una giacca, un dispositivo tech, un paio di orecchini….

Chi mi conosce mi definisce una “nerd” del Natale, in casa ho 2 alberi di Natale, un nano di 50 cm, calze appese alle porte, decorazoni alle finestre e sulle sedie, 50 metri di lucine colorate..(si 50 Alessandro li ha contati), ho appeso un piccolo presepe in legno a una delle plafoniere, dolci e cioccolatini ovunque e quest’anno anche un calendario dell’avvento ripieno di dolcetti e sorprese Kinder su cui è stata stampata da CHEERZ una foto scattata da me qualche anno fa.

L’ho posizionato al centro del tavolo e ogni giorno apro la casellina e mangio i mini Kinder come una bambina, lo so forse una una romanticona ma a me questi piccoli gesti fanno stare bene.

La tradizione del calendario dell’avvento non è mai stata presente in casa mia ma sicuramente da quest’anno grazie a CHEERZ continueró a farla. Vi lascio in fondo a questo articolo i riferimenti per poter utilizzare i loro servizi e vi lascio anche il link ad un mio vecchio articolo in cui vi spiego tutto nel dettaglio.

Chi mi segue su Instagram sa come ho addobbato casa, conosce la mia passione per i mercatini di Natale e per i film per chi ancora non mi segue questo è il link al mio profilo michydada82 per rimanere aggiornati sulle mie attività dei prossimi giorni!

Buon Natale

#ladylifestyle

Sito internet: Cheerz

Se volete acquistare il mio codice sconto è:MICHY

qui trovate il link a un altro mio articolo sui prodotti CHEERZ

Umbria – qualche giorno tra atmosfere medieviali, cibo e storia

“Da le vie, da le piazze gloriose,
Ove, come del maggio ilare ai dì
Boschi di querce e cespiti di rose,
La libera de’ padri arte fiorì”

Ho voluto iniziare con le parole di Giosuè Carducci per raccontarvi il mio week end in Umbria perchè credo che descrivano bene questa terra. Vie, querce, piazze e aggiungerei anche il buon cibo.  Ogni volta che visito questa “piccola” regione nel cuore dell’Italia mi stupisce e mi affascina.
Qualche anno fa ho conosciuto Elisa, una ragazza nata e vissuta a Todi fino all’eta’ di 20 anni. Durante le nostre lunghe chiaccherate spesso menziona  la “sua” Todi, ne parla con entusiamo così  abbiamo deciso di visitarla assieme.

Siamo arrivati al calare della sera, Elisa che ci ha accompagnato attraverso i vicoli e le chiese della sua cittadina. Appena scesi dall’auto, svoltato l’angolo, si viene avvolti dall’atmosfera medievale tipica di queste zone. Quella sera, complice la luce del tramonto, mi sentivo la protagonista di un libro di Ken Follet ambientato nel V secolo.

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La facciata della Cattedrale della Santissima Annunziata, Piazza del Popolo, il Palazzo del Popolo, tutto è in perfetta sintonia. Il paese visto dalla Terrazza del Chiostro delle Lucrezie sembra un grande presepe ma la chicca è sicuramente la chiesa della Nunziatina, la “piccola” cappella Sistina, se vi piace lo stile barocco non potete perderla.

 

Seconda tappa: Orvieto.
Mi ha colpito meno di Todi, forse per via della pioggia battente! Il Duomo è molto suggestivo con i suoi mosaici in oro, le sue quattro guglie e le statue in bronzo ma il Pozzo di San Patrizio ispirato alla leggenda irlandese dell’omonima caverna è una tappa fissa di chi visita Orvieto, . Occhio alla scalinata però. Io sto ancora sudando 🙂

 

Tavola e Relax

La nostra vacanza non poteva che proseguire all’insegna del cibo.
Una cosa che non sapevo è che quelle sono zone di cacciatori. Guidando attraverso le colline non è raro imbattersi in gruppetti di uomini con cani e fucili in spalla che si avventurano nella boscaglia alla ricerca di conigli, cinghiali o piccoli cervi. La cacciagione è una delle specialità culinarie. La sera abbiamo cenato in un agriturismo all’interno di una tenuta di caccia. Il locale si raggiunge attraversando la tenuta e al di là della recinzione è possibile vedere gli animali al pascolo, vi devo dire la verità: non sono vegetariana ne tanto meno vegana ma un pò di effetto me l’ha fatto…la carne pero’ era buonissima!
Ci siamo fermati per due notti e abbiamo soggiornato in due hotel diversi. Diversi come posizione, come tipologia di location e come ambientazione.

La prima notte abbiamo dormito presso la Tenuta Canonica, nella campagna di Todi, dimora storica del X sec. Dalla nostra camera si intravedeva la Santa Maria della Consolazione, una chiesa poco fuori Todi in stile rinascimentale e molto imponente.
Prato all’inglese, ulivi, depandance in pietravista, piscina e alberi di melograno…l’esterno della tenuta si presenta così, un mix di Toscana, Umbria e Piemonte.

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Pavimenti in cotto , soffitti a volta, pareti in pietra e mattoni fanno da cornice ad enormi divani, sedie in ottone e librerie che arredano le stanze comuni a disposizione degli ospiti. A completare il tutto l’immancabile caminetto e tante fotografie di famiglia. Qui ti senti a casa (forse anche troppo). Tutto pensato per ricreare un ambiente caldo e casalingo. Personalmente preferisco di piu’ hotel in cui sentirmi in “hotel” (non credo che il concetto sia molto chiaro, vedrò di essere più esplicita in altri articoli, magari parlerò proprio di questo nel prossimo! 😉 ). Le camere sono in stile country e mi sono piaciute moltissimo, le foto di Marylin in bianco e nero appese in bagno a prima vista possono sembrare strane ma le ho apprezzate, si abbinano bene allo stile della stanza. L’arredamento è in legno scuro ed ogni camera è caratterizata da un colore diverso alle pareti. La cosa migliore: la vista dalla stanza… i colori della campagna e del cielo sui tetti della tenuta sono perfetti.


La particolarità dell’hotel (oltre all’arredamento) sono sicuramente il gatto che si aggira per la tenuta e Anacleto, il pappagallo aiuto-receptionist che molto educatamente saluta e ripete “permesso”

La seconda notte l’abbiamo trascorsa al Borgo la Chiaracia Resort & SPA, hotel a 5 stelle aperto solo da qualche mese e totalmente diverso dal precedente.
La struttura è più lussuosa e moderna della precedente con enormi quadri alle pareti, poltroncine eleganti adagiate su tappeti rossi, una hall spaziosa con il pavimento di marmo rosa e una SPA completa di piscina, saune e bagno turco.


Abbiamo cenato al ristorante dell’hotel: Le Radici. Una grande sorpresa, un mix di sapori e profumi nella tranquilla campagna umbra: non sono una grande amante del foie gras ma lo chef lo proponeva insieme a un’ottima tartare di gamberi accompagnati da una pallina di gelato al rafano: veramente buonissimo! Altra nota super positiva della serata è stata il cocktail dell’aperitivo! Super scenografico e buonissimo. L’arredamento del locale risulta un  pò spoglio e andrebbe curato un pochino di più nei dettagli, ma il cibo lo consiglio.

Ulima nota : sfortunatamente il tempo non è stato dei migliori, ma non mi aspettavo altro, quando IO passo in Umbria piove sempre!;-)

Al prossimo articolo !

#INSTAFEED – La mia esperienza attraverso le app –

Instagram è il social del momento, ha scalzato Snapchat con le Instagram Stories e ci sta provando con Youtube dopo l’introduzione della IGTV, il suo canale video.

Con la diffusione di questo social stanno nascendo moltissime app per modificare foto e creare feed omogenei all’interno dei profili instagram. Il concetto di feed è magari sconosciuto a chi non frequenta questa “mondo”.  Il feed definisce il “tema” che si vuole dare alle foto: attraverso l’utilizzo di colori predominanti, utilizzo di oggetti simili e creazione di contenuti creativi.

Vi faccio alcuni esempi.

Vi racconto come è nato il mio nuovo feed. Cliccate qui per aprire il profilo: Michydada82


Ho iniziato utilizzando VSCO con il filtro H1 – H6 a seconda della qualità della foto originale. Per iniziare quelli gratis sono perfetti, più avanti potete investire qualche euro per acquistare nuovi filtri.

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Sono passata a Lightroom usando un “profilo” già inserito Moderno 08

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Oggi invece ne ho creato uno mio sulle tonalità del rosa e autunnali.

Per le foto autunnali se volete aggiungere grana o puntini vintage potete utilizzare Afterlight.

Vi lascio anche il link di un altro blog interessante sull’argomento: mikyviky

Dove scaricarle:

 

A presto

#ladylifestyle

Scrivere la luce con CHEERZ

Bentornati amici di #ladylifestyle!
Siete rientrati dalle vacanze? Io lavoro già da qualche settimana e anche quest’anno le ferie sono volate.
Dopo ogni vacanza accumulo qualche centinaio di foto che rimangono nel “dimenticatoio” del mio disco fisso, nel tempo ho riempito circa 250 giga di spazio. Tutti questi ricordi digitali non ho mai occasione di riguardarli per mancanza di tempo e inoltre trovo la visione sullo schermo molto “fredda” e noiosa. Quest’anno, approffitando di una collaborazione, mi sono decisa e le ho stampate. Ho provato l’APP di CHEERZ!

Che cos’è CHEERZ?

E’ un’APP semplicissima che vi da la possibilità di stampare foto on line in pochissime mosse e di realizzare molti gadget: calamite, fotolibri, poster…Dovete vedere i loro canvas e le loro cornici.
Le stampe su tela sono adattissime per arredare le vostre pareti…Sono perfette per l’angolino del tuo monolocale ancora da decorare.
Io ho potuto realizzare una BIG FAT BOX https://www.cheerz.com/it/categories/box , una scatola che può contene un numero variabile di stampe polaroid.

Il formato può essere quadrato (10x10cm) o vintage (8x10cm con la classica banda bianca in cui è possibile inserire un testo).
Appena la box e’ arrivata ho avuto subito un’idea. In camera avevo la parete di fronte al letto completamente vuota…. all’improvviso mi si è accesa una lampadina… ed ecco il risultato.

Processed with VSCO with hb1 preset

Ho appeso alcune foto ad un filo di lucine comprato da Ikea e poi ne ho sparse altre sulla parete. Mi diverto moltissimo a cambiargli posizione di continuo, così ho sempre una composizione diversa, sembra una sciocchezza ma, oltre ad essere molto divertente, dona alla camera la sua originalità. (Attualmente sto cercando un sistema “furbo” per non far cadere il filo)

Chi mi segue da un pò sa che sono un piccolo elfo di Babbo Natale quindi a Settembre penso già ai regali natalizi e, dando un’occhiata alle loro proposte, ho trovato alcune idee:
segnalibri personalizzati con 5 foto, stampe su alluminio per immortalare i paesaggi “digitali” più belli in formato widescreen oppure, se siamo a corto di idee, possiamo acquistare un buono regalo.
Ho creato un mini video per farvi vedere i prodotti che realizzano e tra i quali potete scegliere.

 

Il servizio di CHEERZ

Io vi ho parlato dell’applicazione cliccate anche il loro sito per visionare nel dettaglo i costi e i prodotti https://www.cheerz.com/it.

IMG_2807Non sono una fotografa professionista e temevo che le foto già non ottime di luce e colore potessero perdere di qualità ma devo dire che il risultato mi ha soddisfatto. Ho stampato sia foto scattate con una macchina fotorgrafica reflex sia scattate dal mio iphone e le stampe non presentano alcuna differenza e i colori risultano nitidi e precisi.I costi non li trovo eccessivi, al prezzo del prodotto occorre aggiungere il costo di spedizione. La consegna avviene tramite poste italiane ed è presente il servizio di tracking, che non tutti i siti hanno.
Nel mio caso ho avuto qualche giorno di ritardo rispetto a quanto mi era inizialmente stato comunicato ma comunque nell’ordine di 7-8 giorni. Ultima precisazione importante: per chi come me non ha molta dimestichezza con l’inglese, sia il sito che l’app esistono anche in italiano. Eh no non sono proprio una poliglotta.

Vi rilascio il codice assegnatomi per uno sconto di 5€ : MICHY

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iOS

Android

Web

 

 

Due chiacchiere sul free-nippless

Sono tornata dopo circa un mesetto di assenza con un articolo molto estivo e diverso dal solito.

Free-nippless

Preferisco chiamarlo cosi’ invece che “topless” perche’ rispecchia meglio la sensazione di liberta’ che si prova ad abbronzarsi senza il top del bikini. Lo pratico da quando ho 20 anni e voglio condividere con voi le mie opinioni e vorrei conoscere il vostro punto di vista.

Un po’ di storia

Sulle nostre spiagge fa la sua comparsa all’inizio degli anni ’70 ma all’epoca non era tollerato ne regolamentanto, solo dopo i movimenti femministi di quegli anni la situazione e’ migliorata fino agli anni 2000 q uando la Corte di Cassazione ne ha sancito la liceita’ ma purtroppo non l’ha sdoganato dal punto di vista culturale. Tra le popolazioni oceaniche e africane le donne si mostrano a seno nudo in modo naturale, nella cultura occidentale invece resta ancora un tabu’ a causa delle implicazioni a sfondo sessuale.

Negli anni ho frequentato spiagge sia italiane sia europee: in Croazia, Francia, Spagna sono tante le ragazze che abitualmente lo praticano, non e’ raro incontrare interi gruppi di donne a seno scoperto che si abbronzano in compagnia di amici maschi, in Italia e’ una cosa inimmaginabile.
Documentandomi per scrivere l’articolo mi sono resa conto che dal punto di vista mediatico se ne parla pochissimo mentre e’ tuttora un argomento socialmente controverso. Vi faccio un esempio. In questi giorni e’ uscita una notizia sui giornali locali lombardi: “Topless al lago di Viverone: pellegrini chiamano il 112”.
Sono rimasta stupita da questo articolo: come e’ possibile che nel 2018 ci si scandalizzi ancora per due tette al vento? Le persone che mi conoscono si scandalizzano quando lo sanno, sembra quasi una cosa di cui bisogna vergognarsi, da non dire per paura di essere giudicate. La mia opinione e’ che nella vita sono altre le cose per cui si deve aver paura di essere giudicati non certo per come decidiamo di prendere il sole.

Mi chiedo se veramente il problema siano i bambini o gli adulti, molte madri adducono come scusa la presenza dei bambini che potrebbero scandalizzarssi, la mia esperienza e’ che in 16 anni mai nessun bambino e’ rimasto scandalizzato dal mio utilizzo del monobikini, continuano tutti a giocare con le loro palette e i loro secchielli, il problema caso mai sono i papa’. Secodno me culturalmente non siamo ancora pronti ad avere le vicine di ombrellone in topless perche’ nel nostro paese si associa ancora il seno al sesso e questo forse e’ uno dei motivi per cui non si e’ mai diffuso veramente.

Se stai a seno nudo ti vuoi far vedere, sei un’esibizionista…ma cosa dovrei voler esibire? Una prima scarsa? E allora perche’ lo fai?

La motivazione e’ piu’ banale e semplice di quello che si puo’ pensare: mi piace il seno abbronzato. Tutto qui, non ci sono altre subdole o strane motivazioni.
Alle ragazze che vorrebbero provare dico solo due cose: cominciate facendolo in spiaggie dove non vi conoscono magari in compagnia delle vostre amiche o del vostro moroso e non dimenticate la protezione solare che e’ importantissima, vanno protette anche loro.

E voi cosa ne pensate? Lo praticate?  Fatemelo sapere.

 

#ladylifestyle