Il pic-nic instagrammabile

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Siete influencer e state cercando un luogo dove fare qualche bello scatto o semplicemente amanti di Instagram o della fotografia? Siete amanti del cibo o cercate un luogo dove trascorrere una serata insolita?
Se vi ritrovate in una di queste descrizioni segnatevi questo indirizzo:

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Az. Agricola Terre Giunghi Via Tranzano, 820 – 47521 Cesena FC

 

Che cos’è Scamporella?

Non vi aspettate il solito picnic, Scamporella è un’esperienza insolita. Un luogo magico dove trascorrere una serata alternativa in coppia o con gli amici.
Al vostro arrivo verrete prelevati da un piccolo trenino trainato da un trattore che vi accompagnerà in un breve viaggio attraverso i vigneti delle colline di Cesena. Armatevi di fotocamere perchè il luogo che raggiungerete è perfetto per fare bellissime foto e selfie perfetti. Ogni aspetto è curato nel minimi particolari : il cibo, la location, i cestini, le cameriere, la musica.

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Praticello all’inglese con divanetti di vimini, cuscini bianchi e rossi, illimunazione che corre su fili insieme a calzini appesi, cameriere vestite di tutto punto con pantaolini a scacchetti bianchi e rossi, maglietta bianca e una graziosa fascia tra i capelli. Tutto perfetto.

Appena scendete dal trenino ritirate il vostro cestino, addobbato con palloncini bianchi, contente: insalatina di farro, patatine con paprika, formaggio, salame, crescenta alle olive, una frittatina, croissant salati e tutto l’occorrente per un preciso apparecchiamento: posatine di legno, classica tovaglietta da picnic, bicchierini di carta e tovagliolini rossi. La cameriera vi accompagna al vostro ulivo. Sotto ogni ulivo trovate: un telo di lino bianco, comodi cuscini enormi e una scatola di legno da utilizzare come tavolino. L’aria che si respira è d’ altri tempi, molto particolare,  diverso dai soliti ambianti a cui siamo abituati noi cittadini.

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L’atmosfera viene completata da un deejay, luce soffusa proveniente da alcuni paralumi realizzati con cestini di vimini e dal chiacchiericcio che viene generato dagli altri “teli”. La serata prosegue con il menù che viene servito all’interno di simpatici contenitori: vellutata, lasagne al pesto, misticanza, patate e salsiccia e pannacotta al caffè.

Il cibo è sicuramente addondante ma non è il punto di forza, non aspettatevi un ristorante da 3 stelle Michelin. La cena viene accompagnata da buon vino rosso, bianco e dalla birra.

Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito, questo è il luogo giusto.

Il picnic viene realizzato tutti i giovedì estivi e deve essere prenotato sul sito www.scamporella.it

♥ Facebook: Scamporella

♥ Instagram: @scamporella

 

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Sonia e il suo Trendandthecity.it

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Sonia Grispo

Sonia Grispo, storyteller e content creator, scrive sul web da quando ha avuto per le mani un computer tutto per sé (ma connessione 56K in condivisione) nel 2000, professionalmente da dieci anni. Ha scritto tre manuali di stile, si diletta con le illustrazioni e sta organizzando un nuovo trasloco, questa volta internazionale, con destinazione Londra.

Quali delle esperienze lavorative che hai vissuto ti ha arricchita e ti ha fatta crescere di più?

Sicuramente le prime collaborazioni, fra tutte quella con un blog a tema tecnologia con il quale ho collaborato circa 12 anni fa e che mi ha dato importanti basi su come si imposta un blog post, come cercare le fonti, come sviluppare una notizia, tutte cose che ho poi applicato quando mi sono dedicata a trendandthecity.it. Importantissima anche la collaborazione con Corriere.it durante la Settimana della Moda di svariati anni fa, per un progetto che vedeva per la prima volta le blogger nel ruolo di corrispondenti con una grande testata in Italia. Scrivere articoli sul momento, digitando live durante la sfilata, pronta per andare on-line in pochi minuti, è stato esaltante e mi ha dato una grande carica e sicurezza. A volte quando sono in crisi per scrivere un pezzo mi viene in mente quando ho dovuto scriverne svariati sullo schermo di uno smartphone (neanche plus), in mezzo alla folla, magari in taxi e con l’ansia da prestazione che deriva dal pubblicare su una testata importante… e trovo subito l’ispirazione!

Mentre pensavo alle domande da sottoporti in questa intervista, ho scaricato il tuo libro, “Come vivere alla moda”, in formato kindle e ho iniziato a leggere. Armata di Iphone e cuffie per ascoltare un pò di musica. Già dalle prime righe mi è sorta una domanda: sappiamo che scrivi anche grazie a tua sorella ma cosa ti ha spinto a iniziare a scrivere le prime parole?

Mia sorella è stata un’ispirazione perché per me è stato un esempio, un modello, parliamo di una ragazza che già nel 2004 sapeva cosa significasse lavorare on-line. Cosa mi ha spinta a iniziare a scrivere le prime parole? Dipende cosa intendi per prime. Quelle sui diari a scuola, quelle nei compiti in classe quando il tema concedeva un po’ di creatività? Quelle sul giornale studentesco o quelle sui racconti battuti con la macchina da scrivere di mio padre e che regalavo a mia madre? Se invece ti riferisci alle prime parole su Trend and The City, tutto è iniziato nel 2007, quando dallo scrivere di me su un blog che era un diario personale (mica tanto, era pubblico anche se su invito) ho deciso di aprirne uno a tema moda, in quel caso è stata l’esigenza di scrivere e voler raccontare, comunicare con tanti. Leggevo Glamour, Cosmo… volevo raccontare a modo mio la moda e le tendenze alle ragazze della mia età.

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Sonia Grispo

Abbiamo letto e conosciamo, tramite i tuoi post, il rapporto che hai con Valentina, tua sorella anche lei blogger e alla quale sei legatissima. Ma in cosa siete diverse?

Abbiamo un modo diverso di approcciarci alle novità. Lei se potesse userebbe ancora Windows 98, io se potessi testare in anteprima gli aggiornamenti di qualsiasi cosa lo farei, mi entusiasmano i cambiamenti. La verità è che con Valentina scherziamo spesso su questo argomento ma lei, nonostante giochi questo ruolo fra le due della meno avventuriera, è in realtà una con grandi idee e la voglia di giocare in team per sentire una mano sulla spalla che dice “facciamolo!”. Non la vorremmo tutti in fondo quella mano? Lei ne ha tre: mamma, sorella e marito. Papà anche, ma è più pragmatico e ancor più che una mano ti da un passaggio per raggiungere la meta. Anche in cucina siamo diverse, io ci entro per mangiare, lei a volte si sveglia proprio ispirata e con la voglia di cucinare. Anche io so cucinare, per carità, ma se posso scegliere da che parte stare, preferisco quella seduta a tavola in attesa che sia pronto.

Quale social network preferisci per esprimerti al meglio?

Instagram per me è IL social in questo momento. Perché lì racconto storie attraverso le mie foto (che poi sono vita quotidiana, ma con prospettiva e parole che scelgo con cura come un regista o uno scrittore), e amo le Stories, brevi video che scadono dopo 24 ore e quindi sono spontanei e diretti, c’è un giusto equilibrio di tutto e mi permette di raccontarmi e di raccontare quello che mi circonda, quello che vedo, come lo vedo io. Uso molto poco ormai Facebook, eccetto che per condividere i miei post sul blog e ancor meno Twitter, che per me è un social a senso unico, dove chi mi segue è più il tipo che legge senza interagire, io stessa uso Twitter più da spettatrice. Ogni community va curata e coltivata e io che amo chiacchierare e confrontarmi, scoprire e cambiare idea, dire la mia e aspettare di sentire cosa pensano gli altri, trovo che Twitter sia un social spesso poco positivo (con rare eccezioni che seguo con piacere) e pieno di flame da schivare e keyboard warrior pronti a mettersi in marcia.

Se posso permettermi di farti un commento: credo che il tuo profile twitter sia pungente e critico al punto giusto. Da l’idea di un pensiero ragionato e questo cerco in una “writer”.

Apprezzo il commento, io so solo che è il posto più caotico in cui mi sia mai espressa, non lo curo, non lo aggiorno con costanza. È un calderone di cose, se questo per qualcuno risulta interessante e dall’esterno ha una logica, ben venga!

Senti ora una curiosità mia! Ok hai fatto l’articolo su come ti fai le onde ai capelli ma sei sicura che non sia tutto merito della genetica??? Io non ci riesco sembro appena uscita da una lavatrice! 😉 

Questo vale per qualsiasi tutorial 🙂 è sempre bene tener conto delle infinite variabili che possono influire su una differente esperienza con un prodotto o una tecnica; io sono super contenta quando ricevo le foto o i tag nelle stories di ragazze che sono finalmente riuscite ad ottenere la piega che volevano da sole a casa seguendo il mio tutorial, quando invece mi scrivono ragazze che mi dicono di non riuscirci nonostante il tutorial, rispondo sempre che o è “colpa” dei capelli o non hanno eseguito bene la tecnica e che se ci dovesse essere mai l’occasione gliela spiegherò dal vivo, ferro alla mano!

Vi lascio qualche link dal suo blog che mi sono piaciuti particolarmente:

Il suo viaggio a Bali

Il “famoso” tutorial onde

La contraccezione 

Dove puoi trovare Sonia:

♥  www.trendandthecity.it

♥  www.instagram.com/sonia_grispo/

#ladylifestyle

Il mio shopping in riva al mare

Ciao ragazze, oggi vi voglio raccontare del mio week end di shopping! Siete curiose?
Ho trascorso due giorni al mare all’insegna della tintarella ma sabato mi è salita un’irrefrenabile voglia di fare shopping.
Non avevo intenzione di alzarmi dal lettino quindi ho preso il mio smartphone, ho digitato “abiti fashion on-line” su Google e voilà uno dei primi risultati è Manzara.it. Ho deciso di parlarvene perchè ho trovato abbigliamento e accessori super alla moda e carinissimi.
Manzara è uno store on-line di abbigliamento Made in Italy: il punto forte sono i prezzi decisamente economici e competitivi insieme ad una vasta scelta di vestiti e di accessori.

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La mia ricerca ha avuto inizio da un paio di scarpe donna, qualcosa che potesse essere abbinato ad un outfit quotidiano, comodo ma anche elegante da poter utilizzare in ufficio.  E ho scelto queste:

 

Questo è una proposta di outfit che ho composto dallo shop on line:

Gironzolando per il “negozio” mi sono innamorata delle borse, ho trovato delle bellissime tracolle, pochette o bauletti, tutti super trendy.

Parlando di tendenze dell’estate quest’anno spopola lo zainetto, colorato, minimal, barocco o più elaborato; anche la Ferragni l’ha indossato in alcuni suoi scatti questa primavera quindi ho optato per questo:

Graficamente lo store è molto semplice e intuitivo, la suddivisione in categorie rende facile la ricerca degli articoli. Troverete una vasta gamma di sandali e scarpe donna adattissime a tutte noi, per outfit casual da sfoggiare nella vostra gita domenicale fuori porta. Manzara non si rivolge ad un target particolare di fashioniste ma ha un catalogo ampio e chiunque può trovare quello che fa al caso suo: la signora può scegliere delle magliette sobrie o la ventenne può fare shopping senza preoccuparsi troppo del budget e acquistare cosine carinissime e di tendenza.

Negli acquisti on line è indispensabile che le condizioni di reso e di trasporto siano buone: la spedizione è gratuita sopra ai 50 euro e la consegna in 1-4 giorni lavorativi mentre il reso è possibile entro 14 giorni.

Spero di esservi stata utile, a presto.

#ladylifestyle

Parliamo di pole dance…e di Elisa

Due parole sulla pole.

La pole dance è una danza acrobatica, una forma d’arte, caratterizzata da evoluzioni con l’utilizzo della pertica.
Prevede una progressione didattica che segue qualunque tipo di livello (base, intermedio o avanzato).
Il Coni l’ha inserita allo stesso livello della ginnastica acrobatica, basti pensare che non esiste una vera e proprio federazione ma sono nate più che altro delle associazioni.

La mia esperienza.

Correva l’anno 2010, per il mio addio al nubilato mi organizzarono una lezione di pole dance tenuta da Elisa Di Chello.
Elisa in quel periodo insegnava solo alcune ore in una piccolissima palestra del centro, all’inizio del BOOM che la pole dance ebbe negli anni successivi.
Dopo qualche anno girovagando su internet ho letto di una scuola www.poledancebologna.it e… SORPRESA: fondata da Elisa!
Mi sono precipitata a provare.
Mi presento in Via dei Fornaciai, 20p. Non sapevo cosa aspettarmi, pensavo di trovare solo sosia di Belen, avevo paura dei giudizi delle
altre ma dopo 10 minuti i dubbi erano passati. Eravamo in una saletta piccolina in fila per l’iscrizione e abbiamo iniziato a chiacchierare tutte insieme.
Dai 16 ai 25 ai 30 anni, donne e ragazze di tutti i tipi: magre, alte, basse, cicciottelle, giovani e meno giovani.

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Perchè iscriversi.

Lasciate da parte tutti i pregiudizi, non insegna a diventare spogliarelliste ma atlete, è uno sport difficile e faticoso…
Le persone vi giudicheranno, con me lo hanno fatto. Nell’immaginario collettivo la pole è ancora associata ai night club e allo striptease: ma perchè non parliamo delle ragazze che in palestra sfoggiano microperizomini e leggings bianchi senza fare un minuto di attività fisica???

Vi giudicheranno perchè non conoscono la fatica, le prime lezioni ero piena di lividi: gambe, braccia, polpacci…dopo una settimana l’avevo capito: il palo non era mio amico ;-))
Per iniziare non servono abilità particolari, non occorre essere ballerine, nè particolarmente avvenenti o fisicamente perfette. Vi do un’ulteriore informazione: le lezioni vengono svolte a luci basse e soffuse.
Bisogna solo aver voglia di divertirsi e imparare nuove cose: dimenticatevi della cellulite, dei peli e dell’altezza, non sono importanti e non interessano a nessuno. Queste sono parole di Elisa, ma ho potuto constatarlo di persona.
Siate solo un pochino “coraggiose” e con la volontà di superare la vostra timidezza, serve solo questo per decidere di iscriversi a una lezione di Elisa…nient’altro.

Chi è Elisa?

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Elisa

Quando ho deciso di scrivere un articolo sulla pole ho subito pensato di contattare lei. Parlando con Elisa ti colpiscono subito la sua grinta,  la sua passione per lo sport e per la sua scuola “Pole Dance Bologna”. Ha 35 anni ma ne dimostra 25, fisicamente piccolina e tonicissima nonostante le due gravidanze. In quattro parole: UNA FORZA DELLA NATURA.
Elisa si e’ innamorata della pole dance circa 10 anni fa dopo aver visto una performer che “danzava” sul palo, dà li ha decido che la sua strada sarebbe stata questa.
Ha studiato a Londra le basi della pole, fondato la scuola, creato il metodo didattico  e aperto con il suo logo altre scuole su tutto il territorio nazionale. Al momento conta circa 200 iscritti solo a Bologna dai 12 ai 50 anni, con classi miste uomini e donne.
Se non è una ragazza con le “palle” lei allora chi lo è?
Alla Pole Dance Bologna si possono praticare anche discipline aeree con cerchi e tessuti, sexy chair (nata sulla scia del burlesque) e alcune lezioni
propedeutiche di potenziamento muscolare.

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Il nuovo palo volante – Non fissato a terra

Cosa mi metto?

Vi siete mai chieste come mai le lap dancer sono così scoperte? Esiste un motivo tecnico: per far presa sul palo è indispensabile il contatto con la pelle.
In questo Elisa è stata molto chiara, tutte le prese e le posizioni vengono realizzate nel miglior modo quando si è hanno alcune parti del corpo scoperte: interno coscia, ascelle, braccia.
Elisa ma che abbigliamento consigli?
L’abbigliamento corretto sarebbe culotte e canottiera, ma se scrivo così la metà delle persone non viene. Devo inserire la parola magica “pinocchietto”.
Le ragazze sono restie a spogliarsi soprattutto nelle prime lezioni, poi capiscono e dopo qualche settimana abbandonano il leggings…per fortuna.

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Vi lascio i riferimenti di Elisa, per contattarla e sapere se nella vostra zona è presente una delle sue scuole.

Questa è la mia esperienza, fatemi sapere se anche voi avete intenzione di iscrivervi o se avete provato questa disciplina.

#ladylifestyle

#Comedifendersidai30

Ciao club della #quasiquarantenne.
Questo primo articolo è dedicato a voi 29enni che ancora non sapete cosa vi accadrà al compimento del 30esimo anno di età.
Avete presente uno tsunami, l’invasione delle cavallette? O cosa succede a Jess, in New Girl, quando rivede Nick di ritorno da New Orleans?
Ecco questo è niente in confronto a cosa succede ad una donna dopo i 30, 5 anni fa sono stata catapultata nel mirabolante mondo degli enta.

Mondo nel quale improvvisamente, non si sa come mai, tutti ti chiamano Signora.
Vi illustro la scena. Palestra Virgin, armadietto n° 30 (manco a farlo apposta), inserisco la mia borsa dello stipetto e arriva lei:
alta, magra e bionda e massimo 25enne… “Scusi SIGNORA può farmi spazio?”.  Ora pischella va bene tutto, hai un bel culetto lo ammetto e non hai nemmeno la pancetta ma non sei MICA COSI’ GIOVANE NEMMENO TU!!!!!!!!! Se ne hai meno, li dimostri M A L I S S I M O tesoro. Vi lascio immaginare la mia faccia da pesce lesso alla parola SIGNORA…A me….???

Poi arrivano gli esami del sangue…mai avuto un problema, sempre perfetti. Apri la busta e non ce n’è più uno corretto… diventi istantaneamente: anemica, ipotiroidea, colesterolo a mille…nonna Belarda è più in forma di me, ve lo giuro.

Vogliamo parlare dello specchio. Pancetta??? Io ho sempre avuto gli addominali scolpiti con 2 ore di palestra a settimana, cibandomi di formaggio, patatine e CRISBI’….ti guardi allo specchio tipo punto interrogativo e pensi : ma avrò cambiato abitudini alimentari?Sono andata in bagno oggi? Ah no sarà stata sicuramente la pasta che mi ha gonfiato ieri sera, SI SI SI è quello e vai a letto serena.
Poi ti alzi, finalmente vai in bagno, mangi 4 foglie di insalata scondite a pranzo, ma lei è li che ti guarda e ti dice buongiorno.
Ti iscrivi a tutti e dico TUTTI corsi in palestra per migliorare ma nulla…alla fine cominci a parlare con lei, ti ci affezioni come a una sorella e li capisci che sei senza speranza.

Care 29enni so di avervi spaventato un pochino ma state tranquille non sarà per tutte così. Non disperate, le cose poi migliorano….FORSE…..

Mi rivolgo a tutte voi che leggete il mio blog: sono l’unica che ha avuto questo tracollo? Ditemi che non sono stata l’unica. Avete avuto i miei stessi problemi o simili…parliamone ragazze, proviamo a consolarci a vicenda! L’unione fa la forza.

Baci.

#diaridiunaquasiquarantenne

#diariodiunaquasiquarantenne

Benvenuti nel #diariodiunaquasiquarantenne, pagina dedicata a tutte le ’80 che si sentono ancora come il primo di giorno di superiori.

Oggi parliamo di Michela.
Michela ha 35 anni all’anagrafe ma mentalmente non raggiunge i 10 anni di età. Di mestiere programmatrice informatica e da circa 6 mesi scrive su questo
blog, un luogo dove parla di se e delle sue passioni, di tutto quello che le passa per la testa. Ha scoperto tardi la sua passione per la scrittura
e le parole, da bambina era una frana in italiano.
Nel suo profilo instagram @michydada82 trovate la sua vita e un pó di consigli su lifestyle, fitness e beauty.
E’ una quasi quarantenne che si crede ancora una ragazzina ma in fondo che male c’è?
Si fa le foto da bimbaminchia, ride, scherza, fa tardi la sera in palestra, fa tanto sesso, non fa la spesa il sabato pomeriggio e ogni tanto finisce le mutandine dentro al cassetto perchè dimentica di fare la lavatrice ma questo non vuole per forza dire che
non sia una donna responsabile. Ha fatto tutto quello che fanno tutte: casa, famiglia, matrimonio, lavoro ma lo fa a modo suo, alla sua maniera. Ci sono altre cose più importanti nella vita, e queste sono quelle per cui vale la pena vivere.
Questa è Michela.

#diariodiunaquasiquarantenne

La mia location a Milano City – Hotel Principe di Savoia

Ho deciso per questa location perchè l’avevo vista nelle foto di alcune influencer ed ero curiosissima di soggiornarci.
L’occasione del viaggio era la festa di compleanno di mio marito, Alessandro, e ho deciso di organizzargli una sorpresa: cioccolatini, torta, fragole con cioccolata e palloncini da trovare al nostro arrivo in camera.
Ho contattato telefonicamente l’hotel per poter parlare con la Custom Relationship Manager, la Signora Sabrina: gentile , carina e disponbilissima con la quale ho avuto l’occasione di confrontarmi per circa due giorni per realizzare la festa al meglio. Ho soggiornato in altri 5 stelle ma una collaboratrice così solerte, attenta e precisa non l’ho mai trovata.


Arriviamo all’hotel con la nostra ypsilon…praticamente è come se fossimo arrivati in caffettiera a confronto delle auto parcheggiate ;-).
La cosa che mi ha colpito della hall non è il lusso o lo sfarzo, che pure è d’impatto, ma è il profumo che si respira. Profumo di fiori, credo ma non sono riuscita a capire di quale tipo, si sente in tutta la struttura, nelle camere e nei corridoi. La hall è sovrastata da grandi lampadari dorati e da divani in velluto verde scuro frequentati da ospiti per la maggior parte stranieri. Il marmo è protagonista in tutti gli ambienti, marmo bianco e scuro molto elegante. La sua presenza è preponderante nei bagni quasi regali sia al piano terra sia nelle stanze.
Dopo il check-in chiedo di Sabrina che ci accoglie con un dolcissimo sorriso e un elegante tailleur blu, ci accompagna in  stanza…la camera era preparata esattamente come le avevo chiesto anzi, meglio delle mie aspettative. Due palloncini enormi a forma di 4 e 0, una torta alle carote e cioccolato, una serie di cioccolatini di ogni tipo e un piattino di fragole immerse nel cioccolato con noci e mandorle e un secchiello con due flut e una bottiglia di ottimo spumante. Tutto come desideravo e come avevao sperato che fosse.

La camera si affaccia su Milano City Life, il Grattacielo dell’Unicredit con Piazza Gae Aulenti. L’arredamento è in linea con tutta la struttura, le pareti sono color panna e arredate con moltissimi quadri, bagno enorme con marmo bianco, specchi ovunque e una vasca con doccia gigante. Il design è buon compromesso tra lusso moderno e pomposità.
Oltre a Sabrina, anche altri impiegati dell’hotel mi hanno colpito per la loro professionalità ma anche per il loro approccio informale. Il facchino, che ci ha portato i bagagli, ha fatto battute sulla presenza dei palloncini: in effetti mio marito e i suoi 2 metri di altezza contrastano un pò con i palloncini ;-).
L’hotel ha al suo interno un bellissimo ristorante l’Acanto nel quale purtroppo non abbiamo cenato ma nello stesso locale viene servita la colazione. Una signorina che somigliava più a un’hostess che a una cameriera, ci ha accompagnato al nostro tavolo perfettamente apparecchiato e addobbato con una piccola orchidea rosa al centro e l’alzatina in ventro con circa 10 gusti di marmellata diversi.


Durante la colazione mi sono guardata un pò attorno…Lo faccio spesso quando sono negli hotel o nei ristoranti, mi fermo a guardare le persone che mi circondano. Quel sabato mattina nel locale c’erano: un uomo solo che leggeva un giornale francese mentre sorseggiava il suo caffè, una coppia di signori stranieri mano nella mano, una signora sola nel dehor che leggeva un libro e alcuni tavolini più numerosi probabilmente in viaggio di lavoro…io e Alessandro eravamo l’unica coppia giovane, visto il costo dell’hotel penso sia normale. Poi fantastico sulle loro vite, mi piace pensare a chi si cela dietro a questi volti e ai piccoli gesti, spalmare il burro e la marmellata sul pane, versare lo zucchero nel caffèlatte o mangiare cereali, i visi spesso possono raccontare molto più di quello che si pensa. Ho immaginato che la donna sola fosse in città per far visita alla figlia che lavora a Milano come fotomodella. Il signore era sicuramente un diplomatico francese che lavorava nella vicina ambasciata, la coppia di signori ? Semplici turisti per la prima volta in vacanza in Italia dopo essere andati in  pensione. Questo è quello che faccio mentre faccio colazione negli hotel…un pò strano come hobby non trovate?


Tornando alla realtà: il Principe di Savoia è uno dei pochi hotel in cui sono riuscita a farmi servire un cappuccino preparato con latte accadì senza che mi facessero sembrare pazza. Il camriere è stato  gentile illtustrandomi tutti i tipi di latte che hanno a disposizione: avena, riso, soia.
Inutile soffermarmi sulla qualità e la quantità della colazione, volevo parlarvi dei piccoli mobili porta riviste in legno sparsi per tutte le sale, le enormi vetrate che danno sul giardino, i lampadari di cristallo rossi a forma di paralume e le sedie di velluto rosso,tutto elegante ma informale.

L’hotel dispone anche di una piscina e della Spa che purtroppo non siamo riusciti a utilizzare perchè inagibile, potrebbe essere un’ottima scusa per tornare a fargli visita.
Il nostro soggiorno in uno dei migliori hotel di Milano non lo dimenticherò molto facilmente, tutto grazie all’atmosfera che si respira e alle persone che ci lavorano… chissà poi se il signore francese lavora davvero all’ambasciata francese, secondo me si! 😉

 

#ladylifestyle

Guida a come spendere un intero stipendio in un week end

Galleria Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, Piazza Gae Aulenti, Brera. Queste le mie mete dello scorso week end per festeggiare i 40 anni di mio marito. Vista l’occasione non ho badato a spese e il mio portafoglio al momento ne risente 😉 ma sono stata contentissima del risultato.

Piccolo aneddoto sulla partenza.
Decido di partire in auto, il treno sarebbe stato troppo scomodo. Sabato mattina chiudiamo le valigie e usciamo di casa ….MA….non troviamo le chiavi dell’auto.
Ho letteralmente messo a soqquadro la casa: cercato nel frigo, nei cassetti, nelle valigie (per paura di averle imbucate insieme ai vestiti),  svuotato due volte la mia borsa e dov’erano??? In una taschina microscopica della mia borsa di Desigual al che uso tutti i giorni… Tipico di Michy. Finalmente dopo un’ora di caccia al tesoro riusciamo a partire.

I ristoranti mi sono stati consigliati da chi Milano la vive e la ama, non volevo finire nei soliti posti fotografati da tutti e di cui tutti parlano.  Ho cercato tre tipi di location diverse dove mangiare  e una spettacolare dove dormire: l’Hotel Principe di Savoia, per il quale DEVO fare un articolo a parte. Qui vi parlerò dei locali che abbiamo frequentato.

OTTO, Via Sarpi

Siamo arrivati a Milano per l’ora di pranzo e ci siamo subito recati alla prima tappa. OTTO, in zona Chinatown. Parcheggiamo la macchina in una via vicinissima, siamo stati fortunati ma tranquilli nella zona sono presenti molti garage a ore. Il locale è perfetto per un lunch  o per una pausa di metà pomeriggio con un caffè e un muffin.

Per il brunch le loro specialità sono i QUADROTTI, quadrati di pane che potete trovare in quattro versioni diverse, accompagnati da contorni e sides per tutti i gusti. Non ho avuto modo di assaggiare la loro proposta per l’aperitivo ma mi rifarò nel mio prossimo viaggio a Milano.

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Food

Design delizioso con le sue piante alle pareti, il dehor esterno con i tavolini e il bagno con lo specchio per i selfie.  Grazie alle enormi vetrate è luminosissimo, frequentato da famiglie, giovani e coppie. L’ ambiente informale è ideale per quattro chiacchiere con gli amici o per lavorare al pc sugli enormi tavoloni condivisibili.

Ringrazio moltissimo Sonia Grispo per avermelo consigliato…direttamente da Bali.

CERESIO 7, Via Ceresio, 7

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Ceresio 7

E’ un rooftop, all’ultimo piano del palazzo dell’Enel ora della Dsquared2. Ristorante scenografico e american bar in stile newyorkese che si affacciano sulla nuova skyline di Milano. La lounge si espande su due piscine dove si possono gustare cocktail e finger-food, mentre la zona ristorante si trova sia all’interno sia all’esterno ma risulta più intima rispetto alla zona bar.

E’ arredato con cura in stile vintage anni 30-50, somiglia tantissimo a frequentatissimi locali londinesi.  Il locale si raggiunge in ascensore dal piano terra dopo che una graziosa signorina ti accoglie all’ingresso… il sabato sera all’ascensore c’è la fila!! Ho prenotato la cena qualche settimana prima, fortunatamente perchè avevano ancora pochissimi tavoli disponibili.

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Lounge

La cena è stata all’altezza delle aspettative,  abbiamo ordinato il menù degustazione quasi tutto a base di pesce e devo dire che era ottimo. Ho sottolineato quasi tutto perchè il secondo piatto non era ittico ma di carne: un ottimo filetto di agnello. Ho chiesto al cameriere come mai era stato inserito questo piatto, molto gentilmente mi ha risposto che il menù cerca di proporre un pò tutte le tipologie di piatti: crudo, cotto, caldo, freddo e ovviamente anche carne, pesce e verdure. Menù molto equilibrato e leggero.

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In questi mesi ho potuto frequentare altri locali di questo genere, come per esempio all’At.Mosphere Dubai dove la location supera la qualità del cibo ma al Ceresio entrambe sono da 10 e lode. L’unica pecca: forse è la zona ristorante un pò troppo rumorosa.

Questo mi è stato straconsigliato da Nancy una mia amica che abita a Milano da circa 10 anni .

CrudoCotto, Corso Garibaldi 41

La zona di Corso Garibaldi e Brera è molto suggestiva, piena di bistrò e localini  alla moda. Il CrudoCotto si trova tra una gelateria carinissima che fa ghiaccioli e gelati con lo stecco, una chicca, e alcuni negozietti di abbigliamento alla moda. Ci siamo seduti sotto il pergolato e abbiamo optato anche qui per un brunch, disponibile fino alle 16, gustando due ottime insalate con burrata e prosciutto crudo, grandi e ben condite. In accompagnamento ci hanno servito alcuni crostini con burro e marmellata.

 

Il design interno è ben studiato in stile americano, mi è piaciuto molto il  bancone che corre lungo tutto il locale e le affettatrici utilizzate come complementi di arredo, molto originale.  Il CrudoCotto è un format della famiglia Rovagnati, famoso salumificio brianzolo. Mi sarebbe piaciuto poter assaggiare anche altri loro piatti ma il tempo purtroppo è stato poco e ci siamo dovuti accontentare.

Avevo deciso anche di fare una capatina alla Terrazza Aperol che si affaccia in Piazza Duomo ma alla fine ci siamo fermati solo sulle scalinate del Duomo a guardare il tramonto…..comunque molto romantico e sicuramente piu’ economico.

#michylifestyle

 

 

Cos’e’ Booty Barre?

Plié, relevé, prima e seconda…Oggi vi porto a lezione di Booty Barre.
Disciplina nata negli Stati Uniti grazie a Tracey Mallet, fondatrice di the bootybarre, ballerina e istruttrice di fitness di molte celebrità americane e arrivata in italia grazie a Nathalie Ott, titolare della Fitness Barre Studio di Milano, ballarina al Moline Rounge e ora insegnante di Pilates.

Si e’ affacciata nel panorama fitness europeo grazie alla partnership con i Villaggi Fitness Virgine Active, soprattutto in Inghilterra e successivamente diffusasi in molte palestre del vecchio continente. Nel resto del mondo era già una realtà da diversi anni.
La sua prima apparizione in Italia e’ avvenuta al Rimini Wellness nel 2015 con i corsi tenuti da Nathalie e Tracey, in un mix di divertimento e sport senza paragoni. A queste masterclass erano presenti centinaia di persone entusiaste della novità e della presenza delle due istruttrici.

Mi sono avvicinata a questo corso per caso. Un freddo sabato mattina di dicembre mi sono svegliata con l’idea di andare in palestra. Come faccio sempre apro l’app della Virgin per vedere cosa propongono e leggo: BootyBarre ore 10:15. Mi alzo dal caldino del mio lettuccio, preparo la borsa  e sfidando la neve raggiungo il villaggio.
All’inizio della lezione Giulia, l’insegnate, ci dice di preparare manubri, palle, tappetini e ovviamente le sbarre. Non avevo idea di cosa aspettarmi, ero preoccupata che occorresse un backround di danza classica mentre io da ragazzina ho praticato ginnastica artistica ma state tranquille  la disciplina nasce da quel mondo ma gli esercizi sono comunque svolti in maniera diversa.
Ora e’ il mio appuntamento fisso del sabato mattina NON POSSO MANCARE ALLA LEZIONE DI BOOTYBARRE. Da quello che puo’ essere la mia esperienza di questi mesi, la lezione e’ praticata principalmente da ragazze giovani ma e’ rivolta a donne di tutte le eta’,  occorre avere un’ottima preparazione atletica perche’ il corso , se fatto bene, richiede un discreto sforzo fisico pur non essendo aereobico.

 

 

 

 

In cosa consiste la lezione?
La lezione si svolge per la maggior parte del tempo alla sbarra, quella della foto. Bootybarre e’ una perfetta combinazione di danza classica, pilates e yoga e aiuta la flessibilita’ motoria e l’attivita’ cardiovascolare.
L’allenamento dura circa un’ora e comincia con una prima parte di riscaldamento a corpo libero e, con l’utilizzo di pesi di piccole dimensioni, si passa alla tonificazione di spalle e braccia. Alla sbarra con plié, en dehors, relevé e slanci delle gambe in dietro e in avanti.
È adattissima a chi vuole tonificare glutei e gambe in modo divertente ed elegante. Una delle caratteristiche da non sottovalutare di questo corso e’ il divertimento, frequento molti corsi ma questo sicuramente e’ quello piu’ divertente.
Eleganza e grazia sono componenti fondamentali. La parte di lezione alla sbarra è improntata alla grazia tipica delle ballerine. La fase finale e’ dedicata agli addominali, sempre con l’utilizzo della sbarra o a terra.

E per le piu’ fashion…..qual’e’ il giusto abbigliamento?
Non viene richiesto un particolare tipo di abbigliamento, viene svolto a piedi scalzi o in alternativa si possono utilizzare delle comodissime calze con le dita o antiscivolo. Per chi preferisce si puo’ scegliere di utilizzare gli scaldamuscoli.
Assolutamente vietate le scarpe da danza, non e’ una lezione di danza. Per il resto potete sbizzarrirvi a trovare nei vari negozi o store online le magliettine piu’ fashion e carine da sfoggiare durante il vostro BOOTY BARRE.
Di seguito vi lascio un po’ di idee e di link per i vostri acquisti.

Pilates ring
Sbarra per danza
Palla da pilates
KEEP CALM AND DANZA Borsa Borsone
Calzini Antiscivolo

Dove fare BOOTY BARRE?
Come vi spiegavo precedentemente in Europa sono presenti i corsi presso i Villaggi Virgin e in molte altre palestre ma se volete si puo’praticarla anche in casa ricordate solo che la sbarra deve essere alta fino alla vita o una sedia sufficientemente alta.
E ci sono diversi corsi online anche tenuti dalle fondatrici, li ho provati e li consiglio.

Per ora direi che e’ tutto. E’ una disciplina in continua evoluzione vi aggiornero’ nel caso in cui ci sia qualcosa di nuovo. Di seguito trovate anche un  video.

#ladylifestyle

My dreams

Buona sera amici della #ladylifestyle community,
oggi post un pò diverso dal solito. Si parla di “progetti e sogni”.
Il prossimo periodo sarà pieno di impegni e vorrei condividerli con voi. Chi mi segue anche su instagram sa che ho intenzione di iscrivermi, dopo le ferie estive, al corso di Istruttore di Fitness della FIF. E’ una cosa che voglio fare da molti anni ma per un motivo o per l’altro non sono mai riuscita a realizzare, questa volta voglio portarlo a termine e ce la metterò tutta.  Sono sempre stata amante dello sport e questo corso potrà avvicinarmi ancora di più a questa mia passione.

Un altro obbiettivo dei prossimi mesi sarà: tornare in perfetta forma fisica. A causa di alcuni problemi fisici nell’ultimo anno non sono riuscita ad allenarmi come avrei voluto ed è ora di ricominciare.

Un altro progetto importante è il mio blog, nel suo piccolo mi sta dando molte soddisfazioni. E’ uno spazio nato per caso che desidero curare bene e rendere un angolo del www dove potrete trovare consigli e news su ogni argomento.
Sto cominciando a farmi spazio in questo piccolo grande mondo del web, anche se è faticoso, mi sto divertendo e questo è l’importante. Ci sono diversi nuovi articoli e collaborazioni di cui vi parlerò nel prossimo periodo ma ora è prematuro svelare. Ho alcune idee in cantiere e piano piano tenterò di portarle a termine.


Vi terrò aggiornati su tutto anche tramite instagram: https://www.instagram.com/michydada82/

Tra i miei sogni ci sarebbe anche una “piccola” Michy…ma questa è tutta un’altra storia.

A presto
#ladylifestyle